Crioterapia e Defaticamento
Defaticamento: che cos’è?
Ci siamo: hai finito di allenarti, sei molto stanco, hai voglia di una doccia calda.
Ma alt! un allenamento non è completo se prima non si ripristina le condizioni ottimali del proprio corpo.
Il defaticamento serve, a livello pratico, a diminuire progressivamente le funzioni vitali iperattivate durante lo sforzo e a mantenere attivo il lavaggio sanguigno ed i metabolismi – muscolare ed epatico – necessari per lo smaltimento dell’acido lattico circolante.
La sua funzione è quella di “ottimizzare” il ripristino della condizione di riposo; è dunque una modalità per velocizzare il recupero tra una seduta e l’altra.
Indipendentemente dall’allenamento che fai – anche 3 minuti di corsa, 10 di camminata, poche sessioni di addominali o esercizio a corpo libero – è necessario un recupero anche basilare.
Stretching, defaticamento e recupero attivo
Sfatiamo un mito: queste attività NON sono la stessa cosa. Spesso, la pratica del defaticamento viene confusa con l’allenamento delle flessibilità muscolari.
Lo stretching, in realtà, si esegue dopo il defaticamento e all’incirca una mezz’oretta dopo il termine dell’attività fisica. Questo perché sono esercizi specifici, e la muscolatura non deve subire troppa contrazione.
Il recupero attivo, invece, ha in comune con il defaticamento lo smaltimento dell’acido lattico per prevenire un sovraccarico circolatorio. La vera differenza sta nel permettere al corpo – dopo il recupero attivo – di poter proseguire con l’attività fisica.
Come fare: la pratica
Prima di tutto, bisogna tenere conto di come e per quanto ci siamo allenati, e anche degli stimoli che abbiamo ricevuto.
La prima pratica consigliata è quella di reinserire nel nostro corpo una giusta quantità di liquidi, che intra work – out abbiamo chiaramente consumato.
In realtà, il defaticamento ha semplici regole da far seguire per una corretta esecuzione.
Innanzitutto, deve essere di tipo aerobico e a bassa intensità. Può essere effettuato in due modi:
- sulla base dell’allenamento eseguito
- in maniera generica, con pratiche differenti
Solitamente, chi pratica sport a livelli agonistici segue metodi specifici e più impattanti, adatti al tipo di fisico e al tipo di allenamento.
Vi sono comunque 4 metodi efficaci di defaticamento per aiutare il corpo a tornare ad una condizione di normalità:
- camminata o corsa leggera per sciogliere i muscoli o tapis roulant
- alternare bagni caldi e freddi
- massaggi specifici
- cyclette o ellittica leggera
E’ chiaro che deve essere proporzionale alla fatica svolta durante l’attività fisica, e non deve aumentare l’affaticamento.
L’importanza di una corretta esecuzione
Ricorda: saltare questa attività importante regolarmente dopo un allenamento comporta gravi danni alla salute, probabilmente non immediatamente visibili.
Ne risentono il sistema cardiovascolare – che si vede costretto a passare velocemente da una situazione di stress circolatorio a una ripresa dei battiti normali in una situazione di calma quotidiana – e l’apparato muscolare e scheletrico.
Infatti, crampi e dolori muscolari sono dovuti ad una scorretta fase post work – out, e dopo aver fatto esercizi molto intensi, il sangue che è stato pompato nel corpo durante l’allenamento può accumularsi nelle gambe e nei piedi, provocando capogiri e addirittura svenimenti.
In sostanza, riscaldamento (warm – up) e defaticamento (cool down) hanno la stessa funzione, se pur inversa: preparare e poi ripristinare il nostro corpo ad un graduale ritorno delle sue funzioni vitali quotidiane.
Ecco qualche consiglio utile:
- la durata consigliata è tra 5 – 20 minuti (un’attività aerobica come la camminata, faciliterà la rimozione dei metaboliti prodotti durante l’esercizio e favorirà la riduzione progressiva della frequenza cardiaca)
- attenzione alla respirazione, per permettere una corretta ossigenazione dei muscoli
Crioterapie e Defaticamento
In generale, il freddo ha effetti sia analgesici che antinfiammatori.
Lo stesso principio viene applicato per la crioterapia nello sport: immergersi in una vasca d’acqua con del ghiaccio permette di lenire il dolore muscolare e contenere il gonfiore, svolgere un’azione miorilassante sciogliendo i muscoli ed evitare che rimangano contratti, bloccare la produzione di acido lattico e rallentare il metabolismo dei tessuti muscolari e il loro deterioramento post work – out.
Tutte queste azioni del freddo si traducono in un recupero più veloce e, in linea generale, in un’attività di prevenzione dagli infortuni muscolari.
Questo si può paragonare alla pratica naturale del defaticamento, in quanto il principio antinfiammatorio e il recupero muscolare resta invariato: una vasca fredda di criosauna permette un facile defaticamento in pochi minuti e un ripristino delle funzioni corporee immediato.
Per questo consigliamo un ciclo di sedute – seguito da un programma di mantenimento efficace – eseguite dal centro Crioteraphy del dr Luca Aiazzi, in Viale Guglielmo Marconi 14, Prato.
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